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 Serie 05

Rodoli 02


 

5.2 (155) Sec. XV-XVI
Instrumenti e atti di pubbliche autorità

Volume costituito da 72 instrumenti e atti di pubbliche autorità su supporto membr. cuciti insieme, di cui esiste copia nei catastici della serie 6

1. «Emptio domine Lutie relicte q. domini Iacobi de Zochis precio ducatorum centum et cetera» (1462 dic. 7): in duplice copia

2. Il podestà di Padova, Bernardo Venier, emette una commissione per con-sentire all’Arca di entrare in possesso dei beni acquisiti per eredità da Domenico Vitale [seconda metà del sec. XV]

3. Lucia, hab. nella contrada di Santa Maria in Vanzo a Padova, costituisce suo procuratore speciale Francesco Mainardi con l’incarico di tutelare le sue proprietà in Quartesana (1464 giu. 17)

resecature lungo il margine sinistro

4. «Emptio magnifice domine Iacobe Gattesche a Bartholomeo Tixato»: Bar-tolomeo q. Tomasino Tisato da Montagnana vende a Giacoma, vedova Gattamelata, una pezza di terra di campi 4 sita nella «campanea» di Montagnana (1465 dic. 16)

5. Giacomo da Montagnana, di Bartolomeo, precone, vende ad Antonio […] (campi), (1466 apr. 1°)

6. Ludovico Obizzi di Antonio e Giovanni Bonaccorsi q. Paganino da Rovigo, in qualità di procuratori di Lucia già moglie di Giacomo Zocchi, consegnano a Isabetta moglie di Francesco Cappellini e ad Anna moglie di Bartolomeo da Novara, sorelle, figlie ed eredi di Giacomo Fulci, la somma di lire 203 di marchetti (1466 giu. 12); cfr. n. 5.2 (155).1

7. Davanti al tribunale ecclesiastico del vescovo di Padova compaiono Giovanni da Lion, dottore in leggi e deputato dell’Arca, e Antonio Francesco Dotti, dottore e tutore di Caterina Gattesca, sua nuora e figlia del q. Giovanni Antonio Gattamelata, e testimoniano sotto giuramento che Paola Bianca detta Todeschina è sciolta dai suoi impegni nei confronti dell’Arca (1467 mar. 3)

8. «Emptio spectabilis et circonspecti domini Francisci de Fioravante domino Antonio de Cochallio et filiis eius» (1468 mar. 19)

forature e tracce di muffa

9. «Sententia superellevande centorum ducatorum debitorum dicte Arce per dominam Iacobam Gathescam» (1467 lug. 13)

10. «Testamento de ser Domenico de Viale, lanaro» (1467 lug. 31); cfr. n. 5.2 (155).2

11. «Vendita Bonafé calegaro a domina Lucia de Zochis di casa in Montagnana»: ratifica della vendita effettuata da magister Bonafides cerdo q. Laurentii da Montagnana a Lucia Zocchi (1467 set. 10)

12. «Livellus magistri Bonafidei cerdonis per dominam Luciam de Zochis in Montagnana» (1467 set. 10); cfr. n. 5.2 (155).11

forature

13. «Testamentum domine Toschane [uxoris q. magistri Bartholomei Blanchi de Venetiis aurificis] in quo relinquit Archę sancti Antonii domum positam in contrata Ruinę [Sancti Georgii] Petri Marcati» (1468 mar. 9)

14. I massari dell’Arca concedono in livello perpetuo rinnovabile a Marco q. Bertoloti de Albarea ultra Vigonciam otto campi di terra prativa posti nella regola di Rivale in contrà Carpane (1468 ott. 8)

15. «Chodizilo de ser Domenego de Vitale, lanaro» (1468 nov. 7); cfr. n. 5.2 (155).2, 10

16. «Aquisto de beni Testa in San Michiel di val de Bram» (1469 ago. 7)

17. Pavano da Ponte cede al massaro dell’Arca i suoi diritti su una casa, su un ricovero e su un casone (1469 ago. 8)

forature

18. Guido Massa, procuratore di Lucia un tempo moglie di Giacomo Zocchi, da una parte, e Giovanni Spagna da Ferrara, procuratore di Guglielmo Drappieri e di Antonia, di lui sorella e moglie di Giacomo Zocchi, e della q. Caterina, loro madre, dall’altra, eleggono come loro arbitro Ludovico Gaffi, notaio (1469 ott. 11)19. «Compromesso Drappiero e Zocchi»: ratifica da parte del tribunale di Ferrara della sentenza arbitrale di Ludovico Cappelino nella vertenza Drappieri-Zocchi (1469 ott. 11); cfr. n. 5.2 (155).18

20. Sentenza del giudice del Sigillo di Padova a favore dell’Arca contro Giovanni Conte da Piove di Sacco, agente anche in nome di suo fratello Francesco (1470 feb. 21)

21. Testamento [di Toscana, vedova di Bartolomeo, orefice] (1470 [feb. 29[1]])

tracce di muffa

22. «Testamento domine Helisabeth tertii sacri ordinis Sancti Francisci» (1471 feb. 6)

23. I massari dell’Arca concedono in livello rinnovabile ad Andrea q. Tonon abitante in contrada delle Ca’ Mattetre campi siti in contrada Cesso (1472 apr. 21)

forature

24. «Instrumentum livelli magistri Thomei fabri q. magistri Nicolai Berti habitatoris extra portam Portelli unius domus cum duabus apothecis» (1472 apr. 8)

25. «Instrumentum procure facte in personam fratris Bortholamei Gotole in civitate Ferrarie pro Archa beati Antonii» (1473 feb. 6)

26. «Procura Arche gloriosissimi sancti Antonii de Padua pro causis quas habet in civitate Ferrarie»: i massari dell’Arca nominano loro procuratore speciale il collega Giovanni Barison per rappresentarli nella vertenza con Guglielmo Drappieri (1473 nov. 20)

27. Pietro Bettini, mercante veneziano di seta, abitante a San Tomà, con bottega a Rialto, rilascia quietanza a Giovanni Pietro da Belluno, frate minore e professore di teologia, e ad Agostino a Veletio, frate minore, della somma di 2.702 ducati d’oro, ricevuta da papa Sisto IV tramite tre versamenti, rispettivamente di 400, 500, 1.172 ducati, su tre differenti banche, in pagamento  di 112 braccia di panno d’oro, al prezzo di 18 ducati e mezzo il braccio (1474 mar. 5)

28. «Ducale per la possessione lasciata dalla q. domina Lucia, vedova q. Giacomo Zocchi»: ducale di Andrea Vendramin ai rettori di Padova in merito al legato di Lucia, vedova di Giacomo Zocchi (1477 dic. 17)

strappi, rifilatura sul margine sinistro

29. «Vendita di Antonio q. Domenico Standolate a Vettor q. Biasio de beni in Legnaro»: Antonio q. Domenico Scandolato vende a Vettore q. Biagio campi 6 posti in Legnaro (1478 ott. 7)

30. «Livellus pro Archa sancti Antonii domus in contrata Portelli» (1480 mar. 2)

31. «Livellus magistri Hieronymi Zuchatoni [q. Francisci] strazaroli de una domo posita in contrata Albarelle» a Padova (1480 mar. 20)

32. I massari dell’Arca concedono a livello perpetuo al tedesco Giovanni, fornaio, una casa con corte sita in contrada Albarella a Padova (1480 mar. 24)

33. «Testamento di sier Ghirardo q. Enrico da Schio, ditto Vicenzo» (1481 nov. 9)

34. «Testamentum domine Caterine uxoris ser Fredi militis» (1485 apr. 16)

35. Bernardo Zane nomina suo procuratore speciale Girolamo Bravo q. Pietro per recuperare dall’Arca alcune somme di denaro (1486 lug. 7)

36. «Transactio et livellus Arce gloriosi sancti Antonii confessoris cum Andrea Camarello et ratificatio» (1487 feb. 5)

37. Transazione in merito ai beni ereditari rivendicati da Berta Ongaro q. Antonio, vedova di Giacomo di Zanino e madre di Zanino e Bonaventura (1488 gen. 8)

38. «Procura nel signor Rafael Barison ad exigendum» (1489 mar. 1°)

39. «In hoc instrumento continentur qualiter ser Baptista a Sala concessit licentiam massariis Arche livellandi domum combustam et carboniçatam alias per ipsum ser Battistam donata Arce et cetera; que domus est super platea Castri. Item qualiter dicti massarii dederunt ad livellum dictam domum magistro Antonio Fineto, habitans in civitate Venetiarum pro ducatis decem auri» (1492 ago. 28)

rosicchiature lungo il margine sinistro

40. «Donation fatta dal signor Zorzi di Soncino delle sue ragioni sopra campi 5 al Mestrin con hostaria» (1493 gen. 23)

rosicchiature lungo i margini sinistro e destro

41. «Concessio in enphiteusim Nassinbono de Bordinis» di campi 4 a Mestrino (1493 giu. 28)

42. «Instrumentum livelli magistri Iohannis Minelli lapicide in contrata Sancte Agathe» a Padova (1493 dic. 20)

rosicchiature lungo il margine sinistro

43. «Francatio livelli Arce sancti Antonii a domino Francisco de Tridento et a domino Ludovico de Scledo eius genero» (1494 dic. 26)

44. «Francatio livelli Arce sancti Antonii a domino Iacobo de Tridento de Vincencia per dominum Antonium, eius filium, et procuratorem facta» (1494 dic. 23)

45. «Testamento della signora Andriana Michieli. Nodaro Nicolò Mussati padovano ma habitante in Venetia» (1496 nov. 24)

46. I massari dell’Arca concedono a livello perpetuo a Francesco Sartori q. Cristoforo da Valdagno campi 4 con casa siti a Mestrino (1498 mar. 27)

47. «Codicillus reverendissimi domini domini Baptiste Zeno, Sancte Ecclesie Romane cardinalis»; «Per la facitura della cappella in facia quella del Santo» (1501 apr. 27)

gravi rosicchiature lungo il margine sinistro

48. «Per le reliquie di San Felice»: ricognizione e indagine per appurare l’auten-ticità delle reliquie che provenivano da Cerenova (1503 set. 23)

forature da rosicchiature e grave lacuna nella parte centrale del doc.

49. «Circa le reliquie di san Felice» (1504 lug. 29)

50. «Procura nel signor Soncino ad lites et pro exigenda contra commissarios domini Iacobi de Arquada» (1505 mar. 31); cfr. n. 5.2 (155).40

51. «Livellus Arce sancti Antonii factus domino Andriono [Artusino q. Mathei, iuris utriusque doctori] de Ravena» (1506 giu. 4)

rosicchiatura grave all’altezza della parte centrale del doc. lungo il margine sinistro

52. I massari dell’Arca costituiscono loro procuratore speciale Ludovico da Lion, cassiere dell’Arca, per la riscossione di crediti (1509 feb. 26)

53. Francesco Sartori, q. Cristoforo da Valdagno, sutor, versa ai massari dell’Arca i fitti arretrati del livello di campi 4 a Mestrino (1510 dic. 17); cfr. n. 5.2 (155).46

54. L’ufficio del Sigillo di Padova, su richiesta dell’Arca, vende all’incanto alcuni beni siti a Reoso a Francesco Merzari, detto Fracasso di Antonio (1513 ott. 27)

55. Ordine del podestà di Padova di immettere nel possesso dei beni acquistati all’incanto Francesco Merzari, detto Fracasso (1513 ott. 29); cfr. n. 5.2 (155).54

56. «Sententia a leze per testamento ser Giacomo de Arquà» (1521 giu. 1°); cfr. n. 5.2 (155).40, 50

57. «Littere ducali per levar denari a certa fabrica»: ducale di Antonio Grimani ai rettori di Padova per utilizzare una somma di denaro per la fabbrica (1521 set. 24)

rosicchiature nell’angolo superiore sinistro

58. I massari dell’Arca costituiscono loro procuratore speciale per comparire davanti agli Auditori novi Marco Franco, già massaro (1523 nov. 3)

59. Testamento di Alberto Porcellini q. Nicolò (1529 nov. 12)

60. I massari dell’Arca costituiscono loro procuratore speciale Paolo Capodivacca, q. Frizerino, per concludere una vertenza (1533 mar. 10)

61. «Mandato per la deregulatione e cancellatione di ducati 57, 17 soldi dadie sopra beni in villa di Tognana sotto Piove di Sacco con la regulatione scritta dei signori Proveditori sopra le camere» (1539 giu. 6)

62. «Acquisto fatto da domina Zuana, moglie di Pietro Casotto da domino Filippo di Filippi di una marezana in Anguillara. Nodaro Bernardino Bauletto» (1548 feb. 3)

63. «Testamentum sapientis domini Iacobi de Clementibus» (1548 mar. 9)

64. «Procura del signor Egidio Cumano nel signor Rizardo Strazoldo» (1579 nov. 7)

65. «Possesso per la Veneranda Arca di campi dece in villa di Brusegana contra’ del Breo tra suoi confini in atti di Polidoro Carrari all’officio dell’Orso» (1577 ago. 30)

66. «Legalità della procura fatta dal signor Egidio Cumano in Rizardo Strazoldo. Nodaro Marc’Antonio Carrari» (1579 nov. 8); cfr. n. 5.2 (155).64

67. «Possesso di campi due e mezzo in Anguillara in contra’ delle Temanine. Nodaro Alberto dal Cesso al Capricorno» (1595 ago. 29): in duplice copia

68. Relata di notifica del precone Felice Valentino ad Antonio Ceccolin effettuata il 29 ago. (1595 set. 2)

69. «Ducale [di Marino Grimani] per la revocatione dell’inhibitione delli datiari della masena di Padoa ad instantia degli officiali delle Rason vecchie et di domino Bagnado Bagnadi» (1597 lug. 23)

strappi

70. «Compreda de domino Matio di Berti da domino Andronico Molino de campi otto, parte pradi, arzeri et vale per ducati 60 d’oro et cetera in Anguillara» (1603 giu. 11)

71. I massari dell’Arca concedono in livello perpetuo a Bartolomeo q. Biagio de Chilege da Valle dell’Abbate alcuni appezzamenti di terra siti in Valle dell’Abbate [sec. XV-XVI]

strappi nella parte superiore con perdita totale delle prime righe del doc.

72. «Procura delli massari dell’Arca di sant’Antonio confessore di Padova in persona del signor Francesco Dotto, per recuperar dal banco di Cha’ Soranço in Venetia ducati 2429 d’oro lasciati per legato dalla q. Giacoma fu moglie di Gattamellà, capitanio della Repubblica veneta» (1467 lug. 9)

c. sfascicolata, ma num. nel vol.


[1]

Data evidentemente errata, ma lettura certa.

Credits

L’inventario in formato digitale è stato curato da Giorgetta Bonfiglio-Dosio, sulla scorta dell’edizione a stampa: Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Giulia Foladore, Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio. Inventario, Padova, Centro studi antoniani, 2017, voll. 3 (Varia, 60)

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