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 Serie 26

Conti consuntivi 01


 

CONTI CONSUNTIVI

1809-1950

Unità archivistiche: 150 tra fascicoli, pacchi e registri

La serie è costituita dai conti consuntivi e copre senza soluzioni di continuità il periodo 1809-1950. Il conto consuntivo doveva essere approvato dalla presidenza entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello cui si riferiva.

Nel periodo 1868-1878 alcuni frequenti eventi luttuosi (morte del cassiere, del segretario, del presidente capo) determinarono un ritardo nella predisposizione dei conti consuntivi e, di conseguenza, se ne fece uno unico per il decennio 1868-1878.

Nel periodo 1879-1893 ciascun consuntivo è fisicamente formato da più fascicoli cuciti, uno per ciascuna “rubrica” di bilancio, ognuno dei quali costituito a sua volta da carte con finche prestampate. I fascicoli cuciti sono raggruppati in due super fascicoli (parte attiva e parte passiva), condizionati insieme in un pacco (1 per ciascun anno). Talora sono stati conservati più esemplari in numero maggiore ai due che dovevano essere inviati al prefetto per l’approvazione, procedura di cui mantiene traccia il fascicolo di presentazione del consuntivo allegato alla lettera di trasmissione alla Prefettura. Peraltro di questo periodo manca il consuntivo del 1892.

Dal 1894 fino al 1950 i vari fascicoli delle rubriche, suddivise in parte attiva e parte passiva, sono cuciti insieme in un registro, all’inizio del quale c’è un riassunto generale, sottoscritto dal ragioniere, dal cassiere, dal presidente capo e dal segretario.

A partire dal 1898, in ottemperanza al regolamento di quell’anno, la predisposizione e la tenuta del conto consuntivo spettavano al contabile.

Anche il successivo regolamento del 1920 prevedeva che entro il 31 marzo di ciascun anno la presidenza doveva approvare il conto consuntivo relativo all’anno precedente, predisposto dal contabile e riscontrato con il conto finanziario del cassiere.

Dal 1912 al 1950 il conto consuntivo era redatto in duplice esemplare, procedura di cui non si trova traccia regolamentare. Fanno eccezione gli anni 1932, 1943, 1944, 1945 per i quali si conserva un unico esemplare del conto consuntivo.

Il 7 gennaio 1930 il Comune di Padova inviò all’Arca una circolare della regia Prefettura relativa alle nuove disposizioni sui conti consuntivi delle fabbricerie.

La redazione del consuntivo era compito del cassiere (fino al 1897) e successivamente del contabile. Sono attestati per il periodo i seguenti cassieri e contabili: Giacomo Franceschini (dal 1809 al 1831); Marino Macozze (dal 1832 al 1861); Giuseppe Maria Franco (dal 1862 al 1867); Francesco Giani (dal 1868 al 1870); Antonio Zadra (dal 1871 al 1886); Giulio Saibante (dal 1887 al 1893); Vittorio Giani (1894); Andrea Silvestrini (dal 1895 al 1897); Antonio Sterle (1898); Eugenio Reato (dal 1899 al 1944); Giordano Callegari (dal 1945 al 1950).

Il materiale risente della trascuratezza della conservazione passata e della collocazione in ambienti non idonei, che hanno lasciato traccia sulle carte.

Insieme ai consuntivi veri e propri sono stati inseriti ab origine nella serie anche pezze d’appoggio e allegati, esplicitamente connessi.

Si segnala che la serie continua dopo il 1950 nell’archivio di deposito.

I primi consuntivi sono condizionati in buste secondo il seguente raggruppamento:

b. 1 1809-1814
b. 2 1815-1821
b. 3 1822-1827
b. 4 1828-1831

*Inventario a stampa pp. 1605-1628.

 

 

26.1 1809
«Consuntivo 1809»

fasc. cart.

 

Credits

L’inventario in formato digitale è stato curato da Giorgetta Bonfiglio-Dosio, sulla scorta dell’edizione a stampa: Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Giulia Foladore, Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio. Inventario, Padova, Centro studi antoniani, 2017, voll. 3 (Varia, 60)

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