Ceri 01
CONTABILITÀ DEI CERI
1517-1826
Unità archivistiche: regg. 16 + fasc. 1
L’offerta di ceri fa parte integrante delle pratiche devozionali tradizionalmente tributate a sant’Antonio. La gestione delle offerte di ceri e dell’approvvigionamento di cera per le liturgie rientrava fra le competenze dell’Arca.
La contabilità dei ceri era tenuta in un libro giornale, organizzato talora a colonna unica, tal’altra a facciate contrapposte (dare e avere); l’ordine delle registrazioni era strettamente cronologico. Erano segnati sia i ceri offerti dai fedeli sia quelli usati dai differenti addetti (ad esempio, campanaro, custode) per lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche in basilica durante tutto l’anno, specie il 13 giugno. I dati raccolti erano visionati, controllati e sottoscritti periodicamente dal padre guardiano e dal presidente alla chiesa. Dal 1684 lo spazio destinato alle sottoscrizioni del guardiano e del presidente alla chiesa risulta lasciato in bianco.
Incaricato della tenuta dei registri era, fra il 1517 e il 1538, il presidente cassiere in carica.
Il 16 agosto 1661 la Presidenza dell’Arca approvò i nuovi capitoli sui compiti del fattore di città, tra i quali al punto ottavo vi era la gestione della contabilità dei ceri.
*Inventario a stampa, p. 1165-1170.
19.1 (834) | 1517 mar. 31-1539 gen. 3 |
Libro giornale dei ceri
presidente cassiere: Battista da Lion nel 1517, Valerio dal Mulo nel 1538 |
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Reg. cart. |