Giornali di cassa 01
LIBRI GIORNALI (GIORNALI DI CASSA)
1557-1806; 1807-1821; 1861-1950
Unità archivistiche: regg. 348 + fasc. 4
La serie è costituita dai libri giornali (talora definiti «giornali di cassa») e copre con sostanziale, anche se non totale, continuità un arco cronologico che va dal 1557 al 1950.
I periodo: 1557-1806
La contabilità era affidata a un presidente cassiere, che quotidianamente registrava le entrate e le uscite nell’apposito giornale di cassa.
A partire dal 1609 la rigida procedura di controllo sull’operato del presidente cassiere diventa sistematica: terminato il periodo del suo incarico (di solito, un anno), il cassiere presentava il giornale e i relativi mandati di pagamento per il riscontro contabile, che veniva effettuato da due presidenti, i quali, espletata l’operazione, scrivevano e sottoscrivevano, a chiusura del registro il verbale dell’avvenuto controllo.
Nei registri di tale periodo, pressoché tutti cartulati, le registrazioni, nella quasi totalità dei casi, sono effettuate nella facciata di sinistra per lo “scosso” e in quella di destra per lo “speso”. In soli due casi il registro è suddiviso in due sezioni (scosso e speso), individuate da tacche [reg. 12.114 (672)] oppure sempre in due sezioni distinte (scosso e speso), una successiva all’altra [reg. 12.115 (673)].
Usualmente accanto alle singole poste in uscita è indicato, nel margine sinistro, un numero, che corrisponde a quello che individua il relativo mandato di pagamento.
Nell’inventario è segnalata per ciascun anno la corrispondenza – totale o parziale – tra il giornale di cassa e il relativo libro mastro. Alcuni giornali recano sul piatto anteriore la raffigurazione pittorica a colori dello stemma del presidente cassiere.
Il 3 giugno 1661 la presidenza dell’Arca, indotta dalla terminazione dei Sindaci inquisitori in Terraferma, che avevano riscontrato anomalie contabili, deliberò di predisporre oltre al consueto giornale di cassa annuale, anche un giornale che coprisse più anni e che servisse per la redazione del libro mastro. Tale decisione ha determinato l’organizzazione del materiale archivistico in:
Sottoserie 1 (1557-1661): registri annuali
Costituita dai giornali annuali del periodo 1557-1661: 12.1 (542)-12.88 (646)
Sottoserie 2 (1661-1806):
1a sotto-sottoserie (registri annuali): 1661-1803
costituita dai registri annuali del periodo 1661-1803: 12.89 (647)-12.257
2a sotto-sottoserie (registri pluriennali): 1661-1806
costituita dai registri pluriennali del periodo 1661-1806: 12.258-12.274 (563)
All’inizio della sotto-sottoserie 2 della sottoserie 2 sono stati inseriti due registrini pluriennali (rispettivamente dei periodi 1563-1564 e 1576-1579) che per formato e modalità di redazione non possono appartenere alla sotto-sottoserie 1A, peraltro lacunosa proprio in quegli anni.
Il 29 marzo 1749 la basilica del Santo fu pesantemente danneggiata da un incendio: al fine di contabilizzare le numerose offerte versate dai fedeli per sostenere i lavori di riparazione e di restauro, l’Arca approvò il 7 aprile 1749 di tenere due giornali di cassa: uno per la contabilità ordinaria, l’altro per la contabilità speciale legata all’evento dell’incendio: tale consuetudine permase fino al 1767 [regg. 12.178 (736)- 12.215 (773)].
II periodo: 1807-1950
Si è mantenuta la cesura del 1806, introdotta dal Cessi, dopo aver verificato continuità funzionali ed effettivi cambiamenti nella pratica amministrativa.
La serie si articola in due sottoserie: la prima comprendente i libri giornali annuali, anche se – come vedremo – non sempre all’annualità contabile corrisponde un registro; la seconda i giornali pluriennali.
La prima sottoserie presenta una vistosa, inspiegabile, lacuna per gli anni 1822-1860, che impedisce osservazioni sistematiche sulla sua struttura e sulla sua formazione, anche tenendo conto delle parallele – sia pur minori – lacune della serie 2 – Parti e atti. L’osservazione del materiale sopravvissuto evidenzia in alcuni anni una certa confusione e sicuramente frequenti cambi nelle scelte delle modalità di gestione del libro contabile. si possono comunque individuare due sottoserie: in particolare, nel periodo 1807-1812 si predispone un registro per ciascun anno. Poi si osserva una certa confusione nell’anno 1813, quando inizia un registro che copre dal 1813 al 1816. Nel periodo 1815-1821 si afferma l’uso – peraltro riscontrabile anche in altri archivi – di predisporre due registri per ciascun anno, uno per l’attivo e uno per il passivo. Dopo la lacuna per gli anni 1822-1860, il primo registro della sottoserie dei giornali annuali copre l’arco cronologico 1861 nov. 1°-1886 mag. 14 (reg. 12.296); poi dal 1887 al 1908 a ogni anno contabile corrisponde un registro; a seguire i registri sono in perfetta sequenza cronologica, ma ciascuno inizia e finisce in date non prestabilite, quali il 1° gennaio e il 31 dicembre.
La seconda sottoserie invece non presenta lacune e copre senza cesure il periodo 1809-1950, con una sola inspiegabile “bizzarria”: il reg. 12.346 che copre il periodo 1895 gen. 1°-1898 mar. 3; comprende anche le registrazioni del periodo 1923 gen. 8-1930 feb. 28 alle quale non è dedicato alcun registro specifico. Si segnala l’uso, a partire dal 1847 e per tutto il periodo asburgico, dell’anno camerale che iniziava il 1° novembre e terminava il 31 ottobre dell’anno successivo.
Per quanto riguarda le modalità di tenuta del libro giornale in questo secondo periodo, oltre ai riscontri specifici condotti sull’archivio dell’Arca, va ricordata la normativa napoleonica introdotta in Italia proprio nel 1808, che si sofferma anche su dettagli di carattere formale. La tenuta e la gestione della cassa, da verifiche effettuate nell’archivio, sembra diventino compito di personale dipendente, ma mancano finora riscontri regolamentari precisi. In effetti, la prima disposizione in materia è fornita dalla deliberazione del 23 gennaio 1810 che riafferma l’obbligo per Giacomo Franceschini, nel 1807 fattore di città e dal 1810 cassiere, di scrivere regolarmente il “quaderno”. Nella scheda descrittiva di ciascun registro si sono pertanto indicati sia il nome del cassiere, che è responsabile della gestione, sia del fattore di città, che è incaricato di scrivere materialmente il registro.
La deliberazione n. 100 del 2 marzo 1898 stabilì il Regolamento dell’amministrazione della Veneranda Arca. In base a tale regolamento il libro giornale è di competenza del presidente cassiere, al quale sono affidati specifici compiti puntualmente elencati.
Anche per questa sezione dell’archivio è stata indicata la corrispondenza di ciascun libro giornale con i mastri e, a partire dal 1899, con i registri dei mandati e delle reversali.
*Inventario a stampa, p. 695-776.
I periodo: 1557-1806
Sottoserie 1 (1557-1661): registri annuali
12.1 (542) | 1557 gen. 1°-1557 dic. 30 |
Giornale di cassa
cassiere: Pietro da Lion Libro mastro corrispondente: reg. 13.94 (421) |
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Reg. cart. |