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 Serie 52

Cappelle radiali santo stefano 01


 

CAPPELLE RADIALI: CAPPELLA DI SANTO STEFANO

Ante 1907-1924

Unità archivistiche: disegni 67

La serie è costituita attualmente da 67 fra spolveri e progetti (due, descritti in letteratura, risultano mancanti). Nel 1901 il senatore Vincenzo Stefano Breda decise di occuparsi del restauro di una delle otto cappelle radiali, quella all’epoca intitolata a san Ludovico d’Angiò, che in seguito, per sua volontà, fu dedicata a santo Stefano. Chiamò Ludovico Seitz (1844-1908), pittore di origini austriache, trapiantato a Roma da decenni, che all’epoca stava terminando uno dei suoi più importanti cantieri, ovvero la cappella tedesca presso il santuario della Santa Casa di Loreto che gli aveva conferito un’incredibile notorietà. Dato il successo del pittore, il senatore Breda propose alla Presidenza della Veneranda Arca che Seitz si occupasse non solo della cappella da dedicarsi a santo Stefano, ma anche della decorazione della cappelle intitolate a Santa Rosa da Lima, a Sant’Angela Merici e a quella del Santissimo Sacramento. Tuttavia Ludovico Seitz fece appena in tempo a iniziare le decorazioni per la cappella di Santo Stefano e a progettare quelle per la cappella di Santa Rosa che, dopo due anni di malattia, morì nel 1908.

L’incarico di decorazione delle due cappelle fu così affidato a Biagio Biagetti, allievo di Seitz dai tempi del cantiere di Loreto, che si occupò di terminare le decorazioni della cappella di Santo Stefano (1908- 1910) e di realizzare quelle per la cappella americana dedicata a santa Rosa da Lima rigorosamente a partire dai disegni lasciati dal maestro.

Il materiale della serie è stato suddiviso in 3 sottoserie, mantenendo un’unica numerazione:

  1. Spolveri, cartoni e bozzetti realizzati da Ludovico Seitz (52.1-52.61);
  2. Progetti per l’altare realizzati da Biagio Biagetti (52.62-52.64);
  3. Progetti per la cancellata realizzati da Antonio Monterumici (52.65-52.67);

La progettazione dell’altare della cappella di Santo Stefano fu affidata ancora a Biagio Biagetti che se ne occupò dopo aver terminato i lavori di “dipintura”; fu così che nel novembre del 1910 presentò i disegni alla Presidenza dell’Arca.

La pavimentazione della cappella fu eseguita dal “tagliapietra” Emanuele Toninello sulla base dei suoi due progetti.

*Inventario a stampa, pp. 2005-2016.

 

Sottoserie 1: spolveri, cartoni e bozzetti realizzati da Ludovico Seitz

52.1 [ante 1907]
Spolvero per la parete di fondo: parte sup., decorazioni vegetali
Matita su cartone; cm 161 x 129; quadrettato
St. cons. Discreto, strappi lungo i margini, molto sporco, figure intatte, due lunghe piegature
Allegati 1. «Seitz – Biaggetti/ Spolveri, cappella Santo Stefano/ N. 79»

c. sciolta

Credits

L’inventario in formato digitale è stato curato da Giorgetta Bonfiglio-Dosio, sulla scorta dell’edizione a stampa: Giorgetta Bonfiglio-Dosio, Giulia Foladore, Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio. Inventario, Padova, Centro studi antoniani, 2017, voll. 3 (Varia, 60)

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